Deborah Scanzio si racconta tra allenamenti e Pyeongchang (RSI Sport)

Dopo la lunga pausa estiva, è quasi tempo di tornare a mettere gli sci ai piedi. Lo sa bene Deborah Scanzio, che però durante la bella stagione ha continuato a lavorare duro per migliorarsi: “Dopo i tanti salti fatti in acqua, ora l’idea è quella di ricominciare a saltare sulla neve. Per me si tratta di provare queste due figure a cui abbiamo aggiunto un grab (presa dello sci, ndr) e poi impacchettare tutto in una discesa completa, quindi con gobbe, ripresa, salti e velocità”.

Una preparazione che la 30enne freestyler di Airolo è tornata a fare in palestra, dopo i cambiamenti della stagione passata: “L’anno scorso ho fatto un cambiamento nella preparazione, dopo tanti anni in palestra ho voluto essere un po’ più libera, con allenamenti in montagna, mountain bike, più cose all’aria aperta. Quest’anno invece sono tornata a sudare in palestra perchè è un lavoro più specifico”.

Ascolta l’intervista su RSI Sport.

Finalmente 2 buone gare…8a e 6a ai Mondiali! Magnifico bronzo per Tadé!

L’appuntamento “clou” della stagione erano i Mondiali di Sierra Nevada (Spagna) e anche la preparazione alla stagione era stata programmata in funzione di questo importante evento, dopo gli scarsi risultati delle ultime settimane e il morale un po’ a terra, non era però scontato rialzarsi proprio per i Mondiali. Sono davvero felice di aver finito al meglio questa tribolata stagione.

La breve pausa a casa, dopo le 7 settimane in giro per il mondo, mi ha fatto molto bene. Da sempre, quando le cose non vanno come vorrei, la cosa migliore per me per uscire da un trend negativo é staccare per qualche giorno. Oltre a questo, un grande merito va al mio preparatore mentale, Roberto Joos, con noi a Sierra Nevada. Roby ha fatto un grande lavoro per cancellare tutti i dubbi che mi circolavano per la mente e mettermi nelle condizioni ideali per esprimermi al meglio. Continua a leggere

Never give up…Vittoria in Coppa del Mondo!

Domenica 28 febbraio 2016 resterà  per me un giorno indimenticabile. Ci sono volute 106 gare di CdM, tanti sacrifici, tanta tenacia, alcune delusioni e un po’ di fortuna…ma finalmente ce l’ho fatta! Ho vinto una gara di Coppa del Mondo!

Devo ammettere che iniziavo a non sperarci più, proprio sabato, mentre guardavo la giovane e talentuosa Perirne Laffont salire per la prima volta sul gradino più alto di un podio di CdM, cercavo di immaginare le emozioni che stava provando e, con un pizzico di gelosia, ho proprio pensato “io non le vivrò mai”… Il mio preparatore mentale non sarà fiero di questo mio pensiero poco positivo e funzionale, ma, dopo diversi buoni piazzamenti, ma nessun exploit da troppi anni, iniziavo a dubitare di poter davvero tornare sul podio mondiale. E così, il vecchio detto “quando meno te lo aspetti…arriva” calza a pennello per descrivere questa incredibile giornata. Continua a leggere

Trasferimento dalla FISI a Swiss Ski

Dodici anni fa, a soli quindici anni e mezzo ho preso la decisione di lasciare la Federazione svizzera per passare a quella italiana (FISI). Fu una scelta difficile, essendo nata e cresciuta in Svizzera mi ero sempre considerata una rossocrociata di origini italiane.

In Svizzera in quel periodo non c’erano i fondi per allenarsi al meglio e nemmeno un piano a lungo termine, così scelsi l’Italia per inseguire il mio sogno olimpico. C’era un progetto molto interessante in vista di Torino 2006, inoltre i compagni di squadra avevano la mia età e l’allenatore era il ticinese Andrea Rinaldi. Insomma c’erano le condizioni ideali per crescere come atleta e raggiungere i miei obiettivi sportivi.

Dopo tre Olimpiadi chiuse al 9o, 10o e 11o rango, cinque edizioni dei Mondiali con tanto di medaglia di bronzo nel 2007 a Madonna di Campiglio, tre secondi posti e altri 17 piazzamenti nella top 10 in Coppa del Mondo lascio la FISI per tornare in seno a Swiss Ski.

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Le mie Olimpiadi di Sochi 2014…

Sono tornata da più di una settimana dalla mia terza esperienza Olimpica e ho pensato fosse il momento giusto per fare una riflessione su quanto vissuto a Sochi.

Sono sicura che in futuro, mi guarderò alle spalle e sarò felice e fiera di quanto fatto. Peccato però, che nel presente non si riesce sempre ad apprezzare ciò che abbiamo. Partecipare a tre Olimpiadi di fila non è da tutti, riuscire a completare tutte le run Olimpiche in uno sport come il freestyle moguls è un altro motivo d’orgoglio (in totale 8 discese “top to bottom” da Torino a Sochi). Terminare al 9° (Torino), 10° (Vancouver) e 11° (Sochi) posto vuol dire essere costanti e nelle top mondiali per diversi anni. È anche vero che c’é chi va a tre Olimpiadi e conquista 3 medaglie…oppure una…o semplicemente raggiunge risultati migliori dei miei. Questo per dire, ho fatto delle belle cose, ma purtroppo non stratosferiche. Nella storia olimpica restano le medaglie, e io per ora e forse per sempre, non ci sarò. Continua a leggere

Ancora ai box, niente gare in America!

Domani, lunedì 14 gennaio, avrei dovuto prendere un’aereo in direzione di New York; purtroppo però, nemmeno quest’anno potrò effettuare la tourné nord americana che prevede 3 tappe e 4 gare (Lake Placid, Calgary e Deer Valley). L’infortunio subito durante la prima gara a Ruka, una contusione ossea del piatto tibiale al ginocchio sinistro, non mi permette ancora di sciare senza dolore, e nemmeno di fare tutti gli esercizi in palestra.

Mi sembra di fare un passo avanti e tre indietro, quando finalmente mi sentivo bene e stavo recuperando il giusto feeling tra le gobbe, una caduta, nemmeno particolarmente rovinosa, mi ha riportato ai box. Continua a leggere

Infortunio ad un ginocchio…stagione finita!

Mercoledì 4 gennaio, durante un allenamento a Chiesa Valmalenco, mi sono infortunata ad un ginocchio. Ho immaginato subito che potesse essere grave e ieri ho avuto la conferma dall’esito della risonanza magnetica. Ho rotto il legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro, più alcune lesioni al menisco e al legamento interno collaterale. Continua a leggere

Una nuova stagione…un po’ particolare…

Dopo un periodo di riposo e riflessione, eccomi pronta a ripartire.

Durante questo periodo di tranquillità, non sono però riuscita a non pensare allo sci, anzi, sono stati giorni di riflessione e domande. Da alcuni anni cerco di fare un salto di qualità che mi permetta di affermarmi con regolarità tra le migliori di questo sport, ogni anno dopo mesi di allenamenti penso di essere migliorata e pronta per la stagione, spesso però, durante le gare, mi accorgo che non tutto quello che volevo migliorare è migliorato…Se a questo aggiungo il mio carattere poco propenso alla pazienza e alla calma, ecco spiegate le crisi che regolarmente vivo nella parte più importante dell’anno. Continua a leggere

Una collaborazione importante!

Da quest’anno, le squadre Moguls della Federazione Italiana Sport Invernali (FISI) e di Swiss Ski, lavoreranno assieme. In parte, c’era già una collaborazione nelle passate stagioni, ma niente di ufficiale. Ora, dopo lunghe riflessioni, si é deciso di partire con un progetto serio su più anni. Continua a leggere

Il lungo cammino verso Vancouver…

Spesso si dice che le Olimpiadi siano un punto di arrivo. In effetti è così, per me è stata la fine di un lungo cammino durato 4 anni. In questi anni sono successe molte cose, ci sono stati momenti belli: i primi podi in Coppa del Mondo e la medaglia di bronzo ai Mondiali di Madonna di Campiogio (2007) e altri più difficili: il continuo diminuire del budget della squadra da parte della FISI, l’impossibilità pianificare l’attività nel migliore dei modi e infine la difficile decisione di prendere un allenatore privato.

Quando ho deciso di passare dalla nazionale svizzera a quella italiana, l’ho fatto perché ai tempi (agosto 2002), grazie alle Olimpiadi di Torino, in Italia c’erano delle condizioni ottimali per crescere e migliorare. In Svizzera non si voleva investire in questo sport, mentre in Italia si voleva costruire una squadra competitiva per il futuro. Così è stato, per 4 anni abbiamo avuto le possibilità a livello finanziario di lavorare nel migliore dei modi. C’era una squadra di 15 elementi, buoni allenatori, fisioterapisti, e soprattutto un progetto da seguire! Continua a leggere