Un inaspettato viaggio in Kazakistan

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Testo di: Deborah Scanzio

Lo scorso mese di settembre ho avuto la possibilità di fare un viaggio ad Almaty, la città più popolosa del Kazakistan, con più di un milione e mezzo di abitanti. Ho accompagnato la mia collega Petra Filippini, responsabile dei settori Marketing e Amministrazione delle Funivie di Airolo-Pesciüm, all’“Almaty Mount Fest 2016”, il più grande festival della montagna dell’Asia centrale. Quest’anno, oltre alle gare di arrampicata, mountain bike, skyrace e downhill (dove erano presenti atleti provenienti da diverse nazioni) si è svolto anche il primo forum dedicato ai problemi e alle prospettive di sviluppo delle stazioni di sci. La regione di Almaty vuole aumentare le attività turistiche nelle montagne vicine alla città. A questo proposito, il prossimo mese di febbraio Almaty ospiterà le Universiadi, inoltre, la città era candidata ad accogliere le Olimpiadi nel 2014.

Il forum si è svolto nella stazione sciistica di Shymbulak, a soli 25 km dalla città di Almaty. Ci sono anche altri impianti per sciare, ma questo è il più grande. Per raggiungere le piste si percorre qualche chilometro su una strada di montagna e inseguito si sale con un’ovovia, lunga 4.8 km, fino a Shymbulak. La stazione ha circa 15 km di piste e si estende dai 2’300 ai 3200 m.s.l.m. Gli impianti sono moderni e hanno ottimi ristoranti, noi abbiamo pranzato in un bellissimo chalet ai piedi delle piste.

Al forum sono stati invitati diversi relatori, tra questi c’era anche la città di Lugano, gemellata con Almaty dallo scorso mese di maggio. Lugano non ha però potuto partecipare e, trattandosi di un forum dedicato alle stazioni di sci, abbiamo aderito noi di Valbianca SA.

Al meeting sono intervenuti diversi esperti del turismo, tra questi anche un giovane russo che lavora per un complesso turistico sulle montagne dove si sono svolti i Giochi di Sochi. Ci ha parlato del loro turismo estivo e invernale, dei problemi e delle idee per avvicinare più persone alla montagna. La presentazione più interessante è stata quella del vallesano Josef Zenhäusern, esperto di turismo e di sci. Direttore di Swiss Ski dal 1992 al 2000, membro del comitato organizzatore della Coppa del Mondo di Wengen e ora consulente presso la Federazione Internazionale di Sci. È stato davvero un piacere poter incontrare una persona come Josef, un uomo pieno d’idee, diretto e sincero. Nella sua presentazione ha parlato delle cose importanti da tener presente quando si vuole sviluppare un’area turistica.

Io e Petra abbiamo parlato delle Funivie di Airolo, dei progetti che stanno nascendo nella regione del Gottardo (la nuova pista di ghiaccio HCAP, l’accademia dello sport a Piotta, il centro di allenamento nazionale di freestyle ad Airolo e il progetto di Andermatt Swiss Alps) e della nostra “Magic Mountain”, dove diverse campionesse dello sci hanno svolto le prime curve sulla neve. Qualcosa di cui andare fieri e un esempio di turismo sportivo.

Malgrado sia stato uno “speedy trip”, siamo partite giovedì 8 settembre e rientrate 3 giorni dopo, per me è stata una bellissima esperienza. Sono andata in veste di collaboratrice di Valbianca SA e allo stesso tempo ho portato la mia esperienza di atleta professionista. A livello professionale abbiamo potuto ascoltare delle presentazioni molto interessanti. Credo che per crescere sia importante viaggiare e guardare cosa fanno gli altri. A livello umano, ho incontrato tante persone gentili e visitato una città di cui non conoscevo nulla e che mi ha sorpreso in positivo.