Finalmente 2 buone gare…8a e 6a ai Mondiali! Magnifico bronzo per Tadé!

L’appuntamento “clou” della stagione erano i Mondiali di Sierra Nevada (Spagna) e anche la preparazione alla stagione era stata programmata in funzione di questo importante evento, dopo gli scarsi risultati delle ultime settimane e il morale un po’ a terra, non era però scontato rialzarsi proprio per i Mondiali. Sono davvero felice di aver finito al meglio questa tribolata stagione.

La breve pausa a casa, dopo le 7 settimane in giro per il mondo, mi ha fatto molto bene. Da sempre, quando le cose non vanno come vorrei, la cosa migliore per me per uscire da un trend negativo é staccare per qualche giorno. Oltre a questo, un grande merito va al mio preparatore mentale, Roberto Joos, con noi a Sierra Nevada. Roby ha fatto un grande lavoro per cancellare tutti i dubbi che mi circolavano per la mente e mettermi nelle condizioni ideali per esprimermi al meglio. Nonostante negli anni abbia imparato molte cose sulla preparazione mentale, ci sono dei momenti in cui da soli non si riesce a fare un vero reset…

A Sierra Nevada abbiamo trovato un tempo primaverile, temperature molto alte e neve un po’ dura al mattino e molle al pomeriggio, la pista però era in buone condizioni e giorno dopo giorno é migliorata.

In gara, nel singolo, in qualifica ho sciato bene, ma un po’ lenta, dopo la prima discesa ero 12°. Siccome solo le prime nove andavano direttamente in finale ho dovuto fare anche la seconda run di qualifica, una discesa simile a quella precedente, qualche centesimo di punto in più, ma purtroppo le mie avversarie hanno preso più punti e così ho perso 4 posizioni, qualificandomi per la finale solo al 16° posto. Un vero peccato, volevo migliorare la mia posizione e invece sono arretrata. In finale non avevo nulla da perdere, ma non erano questi i presupposti con cui volevo presentarmi in partenza, io volevo lottare per entrare in “big final” (top 6) e sapendo che i punti tendono a salire man mano che scendono le migliori della qualifica, partire per terza non era ideale.

In finale ho fatto una buona run, finalmente molto veloce (miglior tempo), aggressiva e con due buoni salti, il punteggio é stato buono, mi ha permesso di guadagnare 8 posizioni, ma per 1.5 punti non ho centrato il mio obiettivo, finendo 8a! Probabilmente se mi fossi qualificata meglio sarei entrata nelle top 6…ma é andata così.

In dual ero un po’ agitata per la prima run del mattino, il giorno prima avevo fatto il miglior tempo sulla neve molle e sapevo che la mia prima avversaria, la tedesca Grasemann era veloce anche sul duro. È stata una run tirata, lei é arrivata poco prima di me, ma alla fine sono passata io 19 – 16. Mi sono tolta un gran peso, quest’anno nei 3 dual in CdM non ero mai riuscita a passare il primo turno. Nella successiva discesa ero contro la canadese Naude, 4a nella generale di coppa, non avevo nulla da perdere e nel frattempo il sole aveva scaldato la neve. Anche qui sono arrivata al traguardo poco dopo la canadese, ma ho commesso meno errori e con un tirato 18 – 17 ho passato il turno. Che bella sorpresa! Successivamente ho incontrato la coreana Seo che, un po’ a sorpresa, ha estromesso Chloe Dufour Lapointe. Ho iniziato a pensare che un posto tra le migliori 4 fosse possibile, ma Seo non é arrivata lì per caso e anche con me ha fatto una bella run solida e veloce, io purtroppo mi sono scomposta a metà, ho lottato per non uscire, ma ho commesso troppi errori che mi sono costati la sconfitta per 21-14. Per un attimo ho sognato di lottare concretamente per una medaglia, ma purtroppo non ce l’ho fatta. Sono comunque molto soddisfatta del mio 6° posto finale.

Dopo la medaglia di bronzo di 10 anni fa, sono stati i miei migliori Mondiali se si considerano entrambe le gare.

Il magnifico Mondiale di Marco Tadé

Che dire…semplicemente fantastico. Marco arrivava ai Mondiali con un confortante secondo posto all’ultima gara di CdM, una bella iniezione di fiducia e un ottimo stato di forma. Con questi presupposti Marco é riuscito a confermarsi ed ottenere due incredibili risultati, un 4° posto nella gara di singolo e la medaglia di bronzo nel dual. Marco ci ha fatto vivere delle emozioni fortissime, prima la felicità per essere arrivato in super final alla prima gara, poi il sogno di poter salire sul podio seguito dalla rabbia per averlo mancato, un po’ immeritatamente, per 2 decimi di punto. Smaltita la rabbia, lo abbiamo festeggiato alla premiazione dei top 6 in piazza. Giovedì 9 marzo ha infine regalato alla svizzera una storica medaglia e a noi presenti tantissime emozioni! Il 9 marzo porta bene ai freestyler ticinesi, infatti lo stesso giorno di 10 anni fa ero salita anche io sul gradino più basso di un podio Mondiale.

Per finire una nota sulla nostra squadra, in tanti anni non ho mai visto un team tra coach e atleti così affiatato…anche quando non sono arrivati i risultati l’ambiente é rimasto positivo. Quando si passa così tanto tempo assieme e lontani da casa, é importante stare bene con gli altri…