Quando è il momento di dire basta?

Testo di: Deborah Scanzio

Ci sono diversi punti da prendere in considerazione quando ci si trova davanti al bivio se proseguire la carriera sportiva oppure cambiare vita. Bisogna porsi molte domande e ci sono alcuni fattori che devono collegarsi tra loro. Se da una parte sono fondamentali la motivazione e la voglia di continuare a praticare lo sport, è altresì importante il fattore economico. Bisogna garantirsi una sicurezza finanziaria per vivere e dedicare il tempo necessario agli allenamenti.

La famiglia e l’ambiente di lavoro, sono altri elementi che influenzano le nostre scelte. Per atleti di una certa età e già genitori, non è facile passare dei lunghi periodi lontani da casa, alcune donne invece smettono proprio per diventare madri. Mi ricordo un episodio accaduto ad una donna americana che gareggiava con me. Durante i Giochi di Vancouver, suo marito, che spesso la seguiva e allenava alle gare, non riuscì ad ottenere il pass per accedere alla zona dove si posizionavano gli allenatori. Pare che dopo il primo allenamento lei pianse per tutto il giorno. Non accettava che a trentacinque anni, aveva atteso e forse rinunciato a costruire una famiglia per inseguire una medaglia e lui non era in pista con lei. Mi sono chiesta più volte cosa avrei fatto al suo posto. Alcuni potrebbero dire, in fondo è solo sport, vale la pena arrivare a tanto per una medaglia o per un Olimpiade? Chi invece ha lottato a lungo per riuscirci e non ce l’ha fatta, forse direbbe: “sì, ne vale la pena”. Ci sono sempre due lati della medaglia.

Si dice anche: “chiusa una porta se ne apre un’altra”. Immagino che faccia un po’ paura ritirarsi, dopo essere cresciuto nel mondo dello sport e aver fatto il professionista per diversi anni, si fa fatica a vedersi in un altro ruolo. Ma è così per tutti, per chi finisce la scuola e inizia a lavorare, chi cambia professione o chi l’abbandona per stare con i figli. Sono i cambiamenti a crearci i dubbi, ma allo stesso tempo, ci danno nuovi stimoli.

Non si può programmare tutto, ma più prevediamo le nostre prossime mosse e più saremo pronti ad affrontarle. La carriera di uno sportivo non si sa mai quanto può durare, se si ha la fortuna di poter scegliere quando smettere, allora conviene farlo quando si ha già un piano per il dopo sport.

Per finire, ci sono l’età e il fisico, probabilmente i due fattori più incisivi nella scelta del proprio futuro. A volte la mente vorrebbe continuare, ma il corpo ha già dato tutto. Capita però, sempre più spesso, che molti atleti si ritirano prima dei trent’anni con già alle spalle anni e anni di professionismo. L’età in cui si gareggia ad alto livello si abbassa sempre di più e anch’io, che non mi ritengo “vecchia”, mi sono chiesta se continuare o no. Con i ritiri post-olimpici, sarò una delle veterane e a volte ti senti a disagio a gareggiare contro ragazze di quasi dieci anni in meno di te. Io però, sento che la voglia di sudare ed impegnarmi non mi manca, anzi, più passano gli anni e più apprezzo il mio lavoro. Dunque, non è ancora tempo di smettere…