Ticinesi al decollo, sognando in grande (GdP)

Presentata a Savosa la squadra svizzera di moguls in vista della stagione olimpica

Le gobbe, nel nostro Paese, amano parlare italiano. E lo faranno ancora nella stagione che sta per iniziare (il prossimo 9 dicembre a Ruka). Ieri Swiss-Ski ha quindi presentato in Ticino la squadra rossocrociata, che potrà contare su Scanzio, Gasparini, Tadé e Papa.

di Marco Galli

Ieri, presso la OF Servise SA di Savosa, è stata presentata la squadra svizzera – meglio dire ticinese? – di Swiss-Ski di moguls (freestyle/gobbe), che si appresta ad affrontare una stagione 2017/2018 che si annuncia interessante, sia per le tappe di Coppa del Mondo che per le Olimpiadi in programma l’anno prossimo in Corea del Sud, a Pyeongchang. Presenti in particolare quattro atleti di casa nostra, ossia Deborah Scanzio, Marco Tadé, Nicole Gasparini e Giacomo Papa. Un’occasione più che mai propizia per fare il punto della situazione sul loro stato di forma e sulla preparazione svolta in estate ed in queste ultime settimane per arrivare (si spera) al top della condizione per le gare che contano (la prima è in programma a Ruka in Finlandia il prossimo 9 dicembre).

Deborah Scanzio è indubbiamente la sciatrice più sperimentata in campo internazionale. È apparsa su di giri e vogliosa di cominciare: «La preparazione è andata come speravo, tutto bene e senza intoppi fisici. Per la nuova stagione sono fiduciosa, ho preparato due nuovi salti, tra cui il “grab” (durante il salto, gli sci vengono toccati con le mani, ndr), che spero possa ottenere il successo sperato visto che questo numero può fare la differenza durante i voti della giuria. Per quanto riguarda gli obiettivi, ovviamente mi interessa anche la classifica di CdM. Spero di dare il massimo per risultare tra le protagoniste. Poi, logicamente, ci sono le Olimpiadi che sono sempre il culmine per ogni atleta».

È la volta di Nicole Gasparini che ritorna in Coppa del Mondo dopo che la scorsa stagione era stata condizionata dallo strappo del legamento crociato rimediato nell’ottobre del 2016. Si tratta del secondo infortunio di una certa entità, ma l’atleta è apparsa molto fiduciosa: «Mi sono ripresa bene, tanto che da aprile a metà luglio io e Marco Tadé, facendo parte del gruppo sportivo dell’esercito svizzero, abbiamo avuto l’opportunità di allenarci per tre mesi presso il centro sportivo nazionale di Macolin. Abbiamo seguito delle precise tabelle di marcia allenandoci come dei professionisti. Tutto è andato bene, anche a Zermatt sulla neve. Pure l’ultimo campo d’allenamento in Austria è stato molto positivo e quindi sono pronta per la Finlandia. Il mio obiettivo principale è ovviamente quello di prendere parte alle Olimpiadi, è un sogno che sto cullando da molto tempo. Non sarà facile andarci, specie dopo un infortunio come il mio, ma ce la metterò tutta per staccare il biglietto. Partecipare alla Coppa del Mondo dovrebbe permettermi di carburare al punto giusto per la Corea del Sud. Ho sette gare a disposizione, vedremo come andranno».

Marco Tadé è sicuramente un talento da seguire visto che nell’annata precedente aveva ottenuto ai Mondiali di Sierra Nevada il bronzo nel parallelo ed il quarto posto nel singolo. La scorsa estate il ragazzo si è però infortunato al legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro mentre stava svolgendo il campo d’allenamento a Perisher in Australia: «Un brutto intoppo che mi ha costretto ovviamente a rivedere i piani di allenamento. Comunque non ho perso tempo e ho lavorato per recuperare. Sarà importante ora discutere con lo staff tecnico e con quello medico. L’obiettivo è di arrivare bene nel mese di febbraio per i Giochi». Marco è già qualificato per le Olimpiadi, tuttavia dovrà dimostrare a Swiss-Ski di aver recuperato appieno sul piano fisico «e questo lo potrò constatare solo gareggiando in Coppa del Mondo. A due mesi dall’infortunio mi sento bene. La prossima settimana riprenderò a saltare sulle gobbe».

Infine, Giacomo Papa, che la scorsa stagione si è spesso distinto in Coppa Europa. Si è allenato intensamente durante l’estate, iniziando la preparazione a secco nel CSN di Tenero e proseguendo poi sulla neve in Australia «dove ho sicuramente potuto affinare certi dettagli tecnici. Un camp sicuramente molto positivo che mi ha dato ottimi risultati. A Zermatt, dopo due giorni di allenamento, ho avuto un problema in un punto della colonna vertebrale. Una piccola frattura che mi ha costretto a sospendere la preparazione. Ogni settimana svolgo sedute di fisioterapia. Ho saltato anche il campo d’allenamento in Austria però ora sto recuperando, tanto che dallo staff medico ho avuto l’Ok per il debutto iridato in Finlandia. Cercherò di non forzare nelle gare». Per Giacomo la CdM è una novità «e quindi sarà una grande opportunità per imparare gareggiando con i migliori a livello assoluto. Alternerò le gare iridate con quelle di Coppa Europa, dove punterò al podio.

Da notare che, per andare ai Giochi, alle ragazze Swiss-Ski chiede di classificarsi due volte tra le prime sedici, mentre per gli uomini sono richieste due gare nelle prime venti posizioni. Durante la conferenza stampa è stato pure annunciato il ritorno della Coppa del Mondo in Svizzera dopo quattordici anni di assenza. Più precisamente il 10 marzo ad Airolo-Pesciiim. Gli organizzatori stanno lavorando in modo intenso per preparare al meglio questa tappa di gobbe. Un evento il cui budget si aggira attorno ai 400.000 franchi. Presente ieri anche il presidente della federazione di sci della Svizzera ita- liana, Eugenio Filippini, che si è detto «estremamente soddisfatto perché vedo che gli atleti stanno dando il massimo per prepararsi al meglio e sono convinto che due di loro li vedremo protagonisti anche nel mese di febbraio ai Giochi. Il freestyle sta sempre più prendendo piede e questo ci galvanizza sicuramente. Sono oltremodo contento del fatto che sta per andare in porto la creazione di un centro nazionale di allenamento proprio ad Airolo. Un impianto che servirà ad atleti di tutto il mondo per prepararsi nelle migliori condizioni possibili».