Soddisfatta del lungo camp a Zermatt!

Sabato sono rientrata dal camp di allenamento di Zermatt durato poco più di tre settimane. Siamo rimasti in Vallese dal 28 settembre al 6 ottobre e poi di nuovo dal 10-21 ottobre. In questo periodo abbiamo potuto sciare quasi tutti i giorni previsti, totalizzando una quindicina di giorni di allenamento.

Inizialmente la pista era molto bella, difficile, ma ben innevata, poi con il passare del tempo, l’utilizzo del percorso da parte degli oltre centro atleti provenienti da tutto il mondo e alcune giornate di forte vento, hanno reso il tracciato sempre più ghiacciato e meno praticabile. Per questo motivo abbiamo deciso di rientrare sabato invece di martedì 24 ottobre.

In entrambi i camp, per alcuni giorni, ho potuto beneficiare del prezioso sostegno del mio preparatore mentale, Roby Joos. Si sa quanto sia importante la testa nello sport, ma non sempre si dedica il tempo necessario per migliorare anche questo aspetto. Sono dunque felice di aver potuto approfittare dei consigli di Roby anche sulla neve.

Fisicamente mi sono sentita in forma, in estate mi sono preparata molto bene e prima di partire per Zermatt ho anche potuto fare delle sedute “one to one” con Gilles Neuenschwander che mi segue da oltre 10 anni. Abbiamo alternato allenamenti molto duri, per cercare il limite fisico, ad altri più tecnici.

Quando il corpo è in forma e la mente è serena è ovviamente più semplice sciare al meglio delle proprie possibilità e raggiungere gli obiettivi giornalieri. Sia in Norvegia che in Vallese mi sentivo bene e spesso mi sono davvero divertita. Sciare è la mia passione, ma non è scontato riuscire sempre a provare piacere. Se hai dei dubbi, delle paure, dei problemi fisici o altro, non hai la mente libera e dunque non riesci a fare ciò che vorresti o ciò che sei capace a fare e quindi…non ti diverti!

Un altro aspetto che ha reso positivo questo camp è stato l’ambiente in squadra, tra staff e atleti c’è un ottimo feeling, siamo come una piccola famiglia ed è stato bello avere spesso degli “ospiti”, dai giovani della FSSI che si sono aggregati a noi, ai vari preparatori mentali Roby, Giona e Vivianne che, con i loro diversi caratteri, hanno portato allegria, calma e consigli preziosi.

Per ora dunque, tutto bene, ogni giorno che posso sciare e che mi sento bene e “tutto fieno in cascina” per l’inverno. Ora mi aspettano un paio di settimane a casa, dove rifinirò la preparazione atletica e poi a metà novembre andremo a Tignes per una settimana di allenamento.

Purtroppo una nota negativa c’è ed è l’infortunio al ginocchio di Marco Tadé avvenuto in agosto. Marco ha scelto di non operarsi subito e fare una terapia conservativa per poter partecipare ai Giochi Olimpici in febbraio. Grazie alla sua grande forza fisica e mentale sta recuperando molto bene e nei prossimi giorni tornerà sulla neve. Sono dunque felice che presto sarà di nuovo con noi!