Le mie Olimpiadi di Sochi 2014…

Sono tornata da più di una settimana dalla mia terza esperienza Olimpica e ho pensato fosse il momento giusto per fare una riflessione su quanto vissuto a Sochi.

Sono sicura che in futuro, mi guarderò alle spalle e sarò felice e fiera di quanto fatto. Peccato però, che nel presente non si riesce sempre ad apprezzare ciò che abbiamo. Partecipare a tre Olimpiadi di fila non è da tutti, riuscire a completare tutte le run Olimpiche in uno sport come il freestyle moguls è un altro motivo d’orgoglio (in totale 8 discese “top to bottom” da Torino a Sochi). Terminare al 9° (Torino), 10° (Vancouver) e 11° (Sochi) posto vuol dire essere costanti e nelle top mondiali per diversi anni. È anche vero che c’é chi va a tre Olimpiadi e conquista 3 medaglie…oppure una…o semplicemente raggiunge risultati migliori dei miei. Questo per dire, ho fatto delle belle cose, ma purtroppo non stratosferiche. Nella storia olimpica restano le medaglie, e io per ora e forse per sempre, non ci sarò. Continua a leggere

Ancora ai box, niente gare in America!

Domani, lunedì 14 gennaio, avrei dovuto prendere un’aereo in direzione di New York; purtroppo però, nemmeno quest’anno potrò effettuare la tourné nord americana che prevede 3 tappe e 4 gare (Lake Placid, Calgary e Deer Valley). L’infortunio subito durante la prima gara a Ruka, una contusione ossea del piatto tibiale al ginocchio sinistro, non mi permette ancora di sciare senza dolore, e nemmeno di fare tutti gli esercizi in palestra.

Mi sembra di fare un passo avanti e tre indietro, quando finalmente mi sentivo bene e stavo recuperando il giusto feeling tra le gobbe, una caduta, nemmeno particolarmente rovinosa, mi ha riportato ai box. Continua a leggere

Infortunio ad un ginocchio…stagione finita!

Mercoledì 4 gennaio, durante un allenamento a Chiesa Valmalenco, mi sono infortunata ad un ginocchio. Ho immaginato subito che potesse essere grave e ieri ho avuto la conferma dall’esito della risonanza magnetica. Ho rotto il legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro, più alcune lesioni al menisco e al legamento interno collaterale. Continua a leggere

Una nuova stagione…un po’ particolare…

Dopo un periodo di riposo e riflessione, eccomi pronta a ripartire.

Durante questo periodo di tranquillità, non sono però riuscita a non pensare allo sci, anzi, sono stati giorni di riflessione e domande. Da alcuni anni cerco di fare un salto di qualità che mi permetta di affermarmi con regolarità tra le migliori di questo sport, ogni anno dopo mesi di allenamenti penso di essere migliorata e pronta per la stagione, spesso però, durante le gare, mi accorgo che non tutto quello che volevo migliorare è migliorato…Se a questo aggiungo il mio carattere poco propenso alla pazienza e alla calma, ecco spiegate le crisi che regolarmente vivo nella parte più importante dell’anno. Continua a leggere

Una collaborazione importante!

Da quest’anno, le squadre Moguls della Federazione Italiana Sport Invernali (FISI) e di Swiss Ski, lavoreranno assieme. In parte, c’era già una collaborazione nelle passate stagioni, ma niente di ufficiale. Ora, dopo lunghe riflessioni, si é deciso di partire con un progetto serio su più anni. Continua a leggere

Il lungo cammino verso Vancouver…

Spesso si dice che le Olimpiadi siano un punto di arrivo. In effetti è così, per me è stata la fine di un lungo cammino durato 4 anni. In questi anni sono successe molte cose, ci sono stati momenti belli: i primi podi in Coppa del Mondo e la medaglia di bronzo ai Mondiali di Madonna di Campiogio (2007) e altri più difficili: il continuo diminuire del budget della squadra da parte della FISI, l’impossibilità pianificare l’attività nel migliore dei modi e infine la difficile decisione di prendere un allenatore privato.

Quando ho deciso di passare dalla nazionale svizzera a quella italiana, l’ho fatto perché ai tempi (agosto 2002), grazie alle Olimpiadi di Torino, in Italia c’erano delle condizioni ottimali per crescere e migliorare. In Svizzera non si voleva investire in questo sport, mentre in Italia si voleva costruire una squadra competitiva per il futuro. Così è stato, per 4 anni abbiamo avuto le possibilità a livello finanziario di lavorare nel migliore dei modi. C’era una squadra di 15 elementi, buoni allenatori, fisioterapisti, e soprattutto un progetto da seguire! Continua a leggere

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